In merito alle richieste pervenute da parte di alcune famiglie operanti nel settore sanitario, di permettere ai propri figli la frequenza delle attività scolastiche, si riporta quanto chiarito nella nota dell’USR Lombardia n.4454 del 4 marzo 2021:
“la frequenza scolastica in presenza… degli alunni e studenti figli
di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per
la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione”, secondo quanto indicato dalla nota 1990/2020,
“nell’ambito di specifiche, espresse e motivate richieste e … anche in ragione dell’età anagrafica”, oltre
alla possibilità di ricorrere alla didattica in presenza ove si renda necessario l’uso di laboratori e nei casi in
cui questa sia finalizzata a mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica
degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, anche con riferimento a situazioni di “digital
divide” non altrimenti risolvibili.”
Pertanto la famiglia che opera nel settore sanitario che richiede la didattica in presenza, dovrà, nella domanda, specificare e motivare tale richiesta, anche in relazione all’età anagrafica del proprio figlio/a.
La Dirigente Scolastica Prof.ssa Daniela De Fazio